Parafrasando la frase che pronunciava il maestro Alberto Manzi negli anni’60 all’inizio della sua trasmissione televisiva, è importante credere che sia ancora possibile fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’equilibrioclimatico del nostro pianeta e, proprio per questo, la transizione energetica rappresenta una delle sfide più rilevanti del nostro tempo.

Siamo tutti coinvolti, ma in pochi ce ne rendiamo davvero conto.

 

In questi ultimi anni si è spesso parlato di cambiamenti climatici, però solo ultimamente si è cominciato a comprendere che non sono una futura situazione con cui misurarsi, perché, purtroppo, sono già diventati un presente quotidiano.
Per cercare di non subire passivamente quella che può essere una deriva climatica molto impegnativa da gestire gli Stati di tutto il mondo, in molti e defferenti contesti, hanno cercato di definire un piano per cercare di ridurre al minimo le emissioni mondiali.
L’impegno degli Stati però non è sufficiente e occorre che il cittadino diventi “corresponsabile” delle possibili azioni che nei prossimi 10 anni si andranno ad attuare.

Questo ISTANT-BOOK esplora i vari aspetti della transizione energetica e vuole essere un momento di approfondimento sufficientemente tecnico ma nel contempo anche stimolante sia per gli addetti ai lavori, sia per il singolo proprietario di un immobile.

Occorre cominciare a comprendere che gli investimenti fatti oggi possono sia evitare costi futuri, sia per limitare il verificarsi di situazioni di grave disagio domani.
Intraprendere azioni a livello individuale è un dovere di tutti, ma occorre fare chiarezza su cosa può realmente servire per cominciare ad “investire sulla salute dell’ambiente”.

Il termine investimento dovrà necessariamente diventare normale anche se non sarà facile concepire di dover profondere risorse economiche senza un concreto ritorno delle somme investite. La natura non restituirà interessi, ma forse smetterà di imporci quei fenomeni devastanti che, ultimamamente abbiamo cominciato a subire.

La salvaguardia dell’ambiente passa attraverso l’utilizzo di energie “pulite” e sui comportamenti virtuosi che tengano conto dell’impatto che ogni nostra azione può avere sull’ambiente; prima ci sembrerà NORMALE tutto questo, prima si potrà sperare di invertire la tendenza in atto.

 

è prioritaria la diagnosi energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare;

serve una raccolta dati sui consumi e la loro analisi;

occorre una valutazione della stuttura del fabbricato;

è indispensabile un’accurata pianificazione finanziaria;

vanno scelte le tecnologie più adatte caso per caso;

è importante utilizzare uno studio di progettazione integrato e multidisciplinare.

occorre scegliere sistemi di building automation (BAS): la domotica al servizio dell’efficienza;

è  indispensabile avere un’illuminazione abasso consumo e i sensori di movimento;

vanno sostituiti i generatori di calore a gas con pompe di calore e/o impianti ibridi;

serve integrazione e coordinamento degli interventi;

è indispensabile ridurre i consumi nei fabbricati esistenti del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035;

si deve considerare, nelle ristrutturazioni edilizie, anche il consumo energetico per la produzione di acqua calda ad uso domestico;

è importante sapere che dal 2025
saranno vietati gli incentivi fiscali per caldaie che usano combustibili fossili occorre tenere presente che Bologna è una delle sei città italiane che, per prime, dovranno rispettare i nuovi parametri di ecosostenibilità;

vanno considerate le implicazioni derivanti dalla proprietà di immobili che non rientrano nei criteri di ecosostenibilità fissati.

occorre spegnere le luci quando non servono;

vanno mantenute le temperature giuste nei locali;

serve utilizzare elettrodomestici a basso consumo;

non sottovalutare le azioni di informazione e sensibilizzazione ricevute;

è importante utilizzare sistemi di automazione intelligente (BAS);

è indispensabile limitare gli sprechi di acqua.

occorre ridurre consumi e inquinamento partendo dai fabbricati esistenti nelle classi energetiche peggiori, G e F;

è indispensabile installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e pulite (sole e vento);

vanno installati sistemi di automazione intelligente (BAS);

è importante ridurre i consumi e gli sprechi di acqua fredda e calda;

si deve provvedere a sostituire lampade a incandescenza con quelle a led.

non sottovalutare che restano alcune “code” del super bonus 110%, ora sceso al 70% e che nel 2025 sarà del 65%;

è importante sapere che l’ecobonus, in vigore dal 2013, consente detrazioni dal 50% fino al 75%;

ancora presente il bonus ristrutturazione edilizia con detrazione al 50%;

si deve tener conto che non sono più possibili né lo sconto in fattura, né la cessione del credito e che la detrazione fiscale è suddivisa in 10 anni;

occorre tenere presente che dopo gli incentivi si passerà ai disincentivi con l’obiettivo di rendere costoso avere abitazioni “energivore”